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» MARS ODYSSEY

Dopo le ultime due missioni, caratterizzate da insuccessi che l’hanno messa in cattiva luce, la NASA l’ente spaziale americano, tenta ora un nuovo assalto al pianeta rosso. 2001 Mars Odyssey, questo il nome della missione, ha come compito quello di esplorare dall’alto Marte per poter localizzare i luoghi che saranno nei prossimi anni i possibili obiettivi per due piccoli robot semoventi. La sonda però nasconde anche un’altra finalità: quella politica. Serve, infatti, a far riguadagnare punti alla NASA che nel 1999 fu duramente messa sotto accusa per i due fallimenti ad altrettante sonde destinate ad esplorare Marte. Fallimenti avvenuti a pochi mesi di distanza l’una dall’altra, per banali motivi mentre la prima navicella (Mars Climate Orbiter) si apprestava ad entrare nell’orbita del pianeta e la seconda (Mars Polar Lander) quando stava per iniziare le manovre di discesa verso la superficie. Se tutto andrà per il verso giusto invece Mars Odyssey arriverà su Marte il prossimo 24 ottobre immettendosi in un’orbita fortemente ellittica. Da li inizierà a lavorare fino al gennaio del 2002 quando avrà terminato la prima parte della sua missione. A quel punto, dopo aver compiuto 276 rivoluzioni, avrà fornito una dettagliata mappatura della superficie marziana ed inviato a terra una gran mole di informazioni riguardanti l’ambiente fisico e chimico del pianeta. Altro grande obiettivo è quello della ricerca di acqua allo stato solido. La conferma dell’esistenza di ghiaccio, spesso ipotizzata ma mai suffragata da prove certe, sarebbe un importante colpo per la NASA e per tutta la comunità scientifica internazionale. Lanciata da Cape Canaveral con un vettore Boeing Delta 2 la sonda è costata 305 milioni di dollari (oltre 640 miliardi di lire). Quello della Mars Odyssey è il primo lancio del ristrutturato programma americano di esplorazione marziana che prevede per il 2003 l’invio di due piccoli rover gemelli che sonderanno il terreno. Nel 2005 poi ci sarà un altro orbiter che girerà intorno al pianeta per una nuova mappatura ed infine se tutte queste missioni saranno andate a buon fine, la NASA prevede che nel 2007 un’ennesima sonda automatica dopo aver toccato Marte, tenterà di riportare sulla terra dei campioni di suolo marziano. Quarto pianeta del sistema solare Marte, per gli antichi romani dio della guerra, è sempre stato un corpo celeste per certi versi misterioso che ha sempre solleticato la fantasia di scrittori e visionari. Un po’ per leggenda ed un po’ per destino il pianeta rosso sembra non voler cedere facilmente i suoi misteri. In oltre 40 anni di storia spaziale sono state lanciate verso Marte da tre diverse nazioni (USA, Russia e Giappone) 30 sonde. Solo meno di un terzo però hanno centrato gli obiettivi prefissati. Ed è forse anche per questo che stavolta la NASA considera questa missione come l’assalto che prelude alla battaglia finale.

Paolo D’Angelo

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